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BIMBI CON MONITRICE


LO ZELO DI FINEAS

Da   RISVEGLIO PENTECOSTALE

Anno 1955 - N° 11






«Il Signore parlò a Mosè e disse: "Fineas, figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, ha allontanato la Mia ira dai figli di Israele, perchè egli è stato animato dal Mio zelo in mezzo a loro; e Io, nella Mia indignazione, non ho sterminato i figli d'Israele. Perciò digli che Io stabilisco con lui un patto di pace, che sar' per lui e per la sua discendenza dopo di lui: l'alleanza di un sacerdozio perenne, perchè egli ha avuto zelo per il suo Dio, e ha fatto l'espiazione per i figli d'Israele».

(Numeri 25:10-13)



Se non fosse stato per questo episodio accidentale, la meravigliosa figura di questo giovane levita sarebbe passata inosservata ai nostri occhi, come certamente sconosciute ci sono tante insigni figure di israeliti prima e poi anche di cristiani.
Ma Iddio ha voluto che noi potessimo conoscere la personalità del giovane Fineas attraverso la dolorosa circostanza riportata nel libro dei Numeri, al capitolo 25.

Il corrotto profeta Balaam, non avendo potuto soddisfare il desiderio del re Balaac di maledire il popolo d’Israele, nondimeno rivelò al re il modo come poter demolire la potenza degli israeliti, e cioè seducendoli dalla loro fedeltà.

In questa maniera si introdusse tra il popolo del Signore il peccato della fornicazione con le donne moabite e, conseguentemente, anche il peccato dell’idolatria, perché queste donne persuasero gli israeliti ad adorare i loro dii.

Questo duplice peccato fece scendere sul popolo il castigo di Dio, sotto forma di un flagello che causò la morte di migliaia di persone; ma molte furono scampate, grazie all’intervento del giovane Fineas, il quale, ripieno dello zelo divino, coraggiosamente davanti a tutta la radunanza diede un esempio al popolo della condanna per la trasgressione: «Colui che ha peccato morrà!». E uccise il primo israelita che gli si presentò in flagrante.

Sicuramente avrebbe continuato nel suo zelo di eliminare il peccato che si era introdotto fra il popolo assumendo grandi proporzioni, a dare altri esempi; ma non ce ne fu bisogno perché quell’unico bastò a fermare il popolo dal suo peccato e, di conseguenza, la piaga cessò.

Il severo esempio, dato da questo giovane zelante, valse a salvare la vita a moltissimi israeliti, ma soprattutto a far cessare l’onta che era scesa sul popolo e a ristabilire tra esso la salute del Signore.

Tutto per l’ardire di un giovane che aveva avuto l’iniziativa benedetta, mossa da sacro zelo, di fare qualche cosa per arginare il peccato che, come un mare, stava dilagando fra il popolo.

Lo zelo di Fineas ci ricorda lo zelo del Maestro Gesù, di cui è scritto: «Lo zelo della Tua casa Mi ha roso ...» (Salmo 69:9).

Se leggiamo negli Evangeli la storia della Sua vita, vediamo spesso il Suo volto irrigidirsi; lo sguardo, di solito dolce e pieno d’amore, diventare severo e austero, la voce farsi dura e minacciosa contro il peccato e contro il male che dominavano negli animi di coloro che pure si nominavano del Signore.

E tutti i cristiani, in modo particolare i giovani, dovrebbero essere animati dallo stesso zelo per agire contro il peccato e contro l’iniquità e poter esclamare, come il salmista: «Il mio zelo mi consuma; perciocché i miei nemici hanno dimenticato le Tue parole!»

Esistono veramente anche oggi dei giovani che sono animati dallo stesso zelo divino?

In molte nostre assemblee, specialmente tra la gioventù, il peccato sta in questi giorni insinuandosi sotto molteplici aspetti, trovando sempre nuovi adepti ed acquistando dimensioni sempre più gigantesche, proprio come una palla di neve che, rotolandosi, s’ingrossa.

C’è bisogno di molti Fineas!

Giovani pieni di zelo sacro che ardiscono prendere delle ferme posizioni contro il peccato e contro l’iniquità e, se necessario, di mettersi contro i propri fratelli, al fine di salvaguardare la buona testimonianza di Cristo e, con il buon esempio della loro vita, far risplender il retto sentiero che gli altri hanno smarrito.

Giovani sui quali Iddio possa fare affidamento per arginare, circuire e distruggere il male, l’iniquità e il peccato che si sono insinuati tra i Suoi figliuoli.

Giovani che sappiano risolutamente ritornare ai sani insegnamenti della Parola di Dio con decisione e con fermezza.

Lo zelo di questi giovani sarà sicuramente imitato ben presto da altri e sempre in maggior numero, come ci assicura la parola di Dio. Infatti è scritto dei Corinti: «Il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi» (2° Corinzi 9:2).

Sì, il Signore desidera trovare alcuni Fineas tra i giovani del Suo popolo, per compiere un’opera di ricostruzione morale e spirituale.

Sembra quasi di udire l’appello:
«Chi è per il Signore?»

Ed ora è il Signore che porge l’orecchio in ascolto ...

«Eccomi, Signore!»

Sara Gorietti